Conto Termico 2.0: guida definitiva su come richiederlo
Che cos’è il conto termico 2.0?
Il Conto Termico 2.0, disciplinato dal Decreto Ministeriale del 16 febbraio 2016, è un meccanismo di incentivazione gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che promuove l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili in edifici esistenti. Si tratta di un’evoluzione del precedente Conto Termico, con un potenziamento delle modalità di accesso e una maggiore semplificazione delle procedure.
Il fondo messo a disposizione dal Conto Termico 2.0 è di 900 milioni di euro annui, di cui 700 milioni destinati a privati e imprese e 200 milioni alle Pubbliche Amministrazioni. A differenza di altre forme di incentivazione, come le detrazioni fiscali, il Conto Termico 2.0 prevede l’erogazione diretta di un contributo a fondo perduto.
Il Conto Termico 2.0 è un incentivo sempre disponibile, senza scadenze specifiche e può essere richiesto in qualsiasi momento, purché l’intervento rispetti le normative e le tempistiche previste per la presentazione della domanda.
Conto Termico 2.0 e sostituzione caldaia: quando si può usufruire dello sconto del 65%?
Guida al Conto Termico 2.0: come Funziona e Come Beneficiare dello Sconto del 65% sulla Sostituzione della Caldaia
Una delle opportunità più interessanti offerte dal Conto Termico 2.0 riguarda la sostituzione della caldaia. Se possiedi una caldaia ormai obsoleta, puoi usufruire dello sconto del 65% sulla sostituzione della caldaia con una nuova a condensazione, una pompa di calore o un sistema ibrido. L’ammissibilità e l’importo dell’incentivo dipendono dalle specifiche tecniche dell’impianto installato e dalla sua capacità di ridurre il consumo energetico.
Chi può usufruire del Conto Termico 2.0?
Il Conto Termico 2.0 è rivolto a diverse categorie di beneficiari:
- Pubbliche Amministrazioni: in questa categoria sono inclusi enti pubblici, ex Istituti Autonomi Case Popolari, cooperative di abitanti e cooperative sociali. Le PA possono accedere agli incentivi per interventi di efficientamento energetico degli edifici esistenti.
- Privati e imprese: il meccanismo è aperto anche a persone fisiche, condomini e aziende. Gli interventi ammissibili riguardano principalmente la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e l’incremento dell’efficienza energetica degli edifici.
Come accedere al Conto Termico 2.0
Per accedere agli incentivi previsti dal Conto Termico 2.0, è possibile seguire due diverse modalità, ognuna delle quali è pensata per specifiche esigenze e tipologie di beneficiari:
Tramite accesso diretto
L’Accesso Diretto è la modalità più immediata per richiedere l’incentivo e si applica principalmente a interventi che sono già stati completati. In questo caso, il soggetto responsabile dell’intervento (che può essere un privato, un’impresa o una Pubblica Amministrazione) deve presentare la domanda di incentivo entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori. È importante rispettare questa scadenza, poiché la mancata presentazione entro il termine comporta la perdita del diritto all’incentivo.
Per interventi di piccole dimensioni, come l’installazione di generatori con potenza fino a 35 kW o sistemi solari con una superficie fino a 50 m², esiste un iter semplificato. Questo è reso possibile dal Catalogo degli apparecchi domestici predisposto dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), che elenca i dispositivi pre-approvati che soddisfano già i requisiti tecnici previsti dalla normativa. L’utilizzo di apparecchi presenti in questo catalogo semplifica notevolmente la procedura di richiesta dell’incentivo, poiché la conformità dei dispositivi è stata già verificata.
Tramite prenotazione
La modalità di prenotazione è riservata principalmente alle Pubbliche Amministrazioni e alle ESCO (Energy Service Company) che operano per conto delle PA. Questa opzione è particolarmente utile quando l’intervento non è ancora stato realizzato. Con la prenotazione, è possibile garantire l’incentivo prima ancora di avviare i lavori, ottenendo un acconto all’inizio dell’intervento e ricevendo il saldo alla conclusione degli stessi.
La procedura di prenotazione prevede che la Pubblica Amministrazione o la ESCO presenti una domanda preliminare, che può includere una diagnosi energetica o un atto amministrativo che attesti l’impegno alla realizzazione dell’intervento. In alcuni casi, è necessario presentare un contratto di prestazione energetica stipulato tra la PA e la ESCO, oppure un documento che confermi l’assegnazione dei lavori. Una volta accettata la prenotazione, il GSE impegna le somme necessarie per coprire l’incentivo, che verrà erogato secondo il calendario concordato (prima l’acconto e poi il saldo).
Valutazione delle domande
In entrambe le modalità, le domande di incentivo vengono valutate dal GSE secondo le disposizioni dei procedimenti amministrativi stabiliti dalla Legge 241/90, che disciplina la trasparenza e l’efficienza delle procedure amministrative. Il GSE esamina le domande per verificare la conformità degli interventi e la documentazione presentata e successivamente procede con l’erogazione degli incentivi secondo le modalità previste.
Conto Termico come funziona per privati: i passaggi per richiederlo
Per i privati, la modalità di Accesso Diretto è quella più comunemente utilizzata. Questa opzione è indicata per interventi già conclusi, come la sostituzione della caldaia, l’installazione di pompe di calore o altri miglioramenti energetici dell’edificio. La procedura per la richiesta consiste in una serie di passaggi, tra cui:
- Conclusione dei lavori: il primo passo è completare l’intervento di miglioramento energetico, come la sostituzione di una caldaia obsoleta con una a condensazione o l’installazione di un sistema ibrido.
- Presentazione della domanda: entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori, il privato deve presentare la richiesta di incentivo al GSE (Gestore dei Servizi Energetici). La domanda deve essere inoltrata attraverso il PortalTermico, un’apposita piattaforma online gestita dal GSE. È fondamentale rispettare questa scadenza, poiché non farlo comporta la decadenza del diritto all’incentivo.
- Documentazione richiesta: la domanda deve includere tutta la documentazione necessaria a dimostrare la conformità dell’intervento ai requisiti previsti dal Conto Termico 2.0. Questa documentazione può comprendere fatture, certificati di conformità degli impianti e attestazioni di pagamento. Per alcuni interventi, come l’installazione di apparecchi contenuti nel Catalogo degli apparecchi domestici del GSE, la procedura è semplificata perché la conformità tecnica è già stata verificata.
- Valutazione da parte del GSE: una volta inviata la domanda, il GSE esamina la documentazione per verificare che l’intervento sia conforme ai requisiti previsti dalla normativa. Se la domanda viene accettata, il GSE procede con l’erogazione dell’incentivo.
- Erogazione dell’incentivo: l’incentivo può essere erogato in due modalità: in un’unica soluzione, se l’importo complessivo non supera i 5.000 euro, oppure sotto forma di rate annuali costanti per un periodo compreso tra 2 e 5 anni, a seconda della tipologia e della dimensione dell’intervento.